martedì 30 dicembre 2008

Lilo non sa perdere...

C'è poco da dire, Lilo non sa perdere. Ora bisogna solo capire da chi abbia preso...

venerdì 19 dicembre 2008

Oneiromachia - Il sacerdote polipo. O del sogno nel sogno?

Di nuovo una festa, forse è uno spettacolo di fine qualcosa. So perfettamente dov'è...anni fa e frequentavo il MEG (Movimento Eucaristico Giovanile), ma non mi ricordo il nome del posto. Ad ogni modo è in alta collina con boschi di castagno. Lo spiazzo è grande, pieno di seggiole in metallo e gremito di genitori e ragazzini. Io sono indietro ho 34 anni e non mi vedo tra i bambini in fermento. Devo assolutamente andare in bagno, quindi mi avvio verso quelli comuni più vicini. Sono con la testa appoggiata al muro, mimesi della postura paterna, con l'uccello in mano. Entra una "bidella" con scopone e secchio, grembiule blu cenere. Mi guarda dritto negli occhi. Riccia e corvina, forse del sud. Io non sono imbarazzato, ma sono stupito dalla sua comparsa, come se avesse aspettato che proprio io entrassi in bagno. Con il secchio in una mano e lo scopone nell'altra si accuccia tra le mie gambe. Mi accorgo che non ha gli slip e il suo sesso pulsa. Lei sorride invitandomi. Mi accorgo solo ora che al nostro fianco ci sono altre due "bidelle". Sembrano tutte sorelle. Tutte invitanti. Tutte senza intimo. Ora sono più confuso, a dire il vero il sogno perde un po' i contorni. Il suo sesso ha i tentacoli, piccoli e viola. Sarà mica colpa della ricetta? Ancora più confusione, a dire il vero non ricordo bene cosa succede a questo punto. Solo, la scena mi ricorda il Dracula diretto da Coppola quando le vampire seducono e posseggono il fortunato Keanu-Harker. Piomba il buio, come per l'ultimo respiro cosciente del Cristo in croce, ma l'atmosfera è quella di Hellraiser quando le tenebre ingoiano il mondo e il mondo diventa buie gallerie sudate e catene di ferro arrugginito. Compare una sposa, o almeno sembra, con velo e tutto. Ordina qualcosa alle tre sorelle. Io non so dove sono, adesso mi sembra solo di assistere al loro spettacolo. La donna sacerdote si alza il velo e il suo viso è l'incarnazione di Cthulhu (occhi fissi incorniciati da una moltitudine di tentacoli uncinati). Non a caso il mostro degenere di Lovecraft appare sempre in sogno. Si china dove prima appoggiava il sesso della "bidella" e sonda le piastrelle con i tentacoli sbavanti. Quando rialza la testa dice qualcosa in growl e con uno svolazzare di pizzi e vestiti si gira e se ne va. Nell'ombra tutta la sua pletora di servitori la segue indistinta e fuori fuoco. Sul pavimento sono rimasti dei tentacoli sulle piastrelle sudice, un piccolo polipo floscio. Le "bidelle" con un sacco nero in mano raccolgono gli avanzi del polipo e li mettono gocciolanti dentro la plastica. A dire il vero è solo una delle tre che fa tutto questo, ma essendo tutte molto simili non capisco se è la "bidella" che mi ha dato il benvenuto a gambe aperte. Non sono più nei bagni comuni, ma alla base di un tempio a metà tra le piramidi Maya e le ziqqurat Sumere. Il sogno è indefinito, ma la presenza del sacerdote polipo rimane palpabile e incombente. Tutto è annegato in un limbo antracite.

giovedì 18 dicembre 2008

Oneiromachia - La porta al contrario.

Chissà, ma i sogni sono sempre più strani, con la sensazione di dover attraversare lo Stige, in un museo di mostri/dinosauri fatti di vinile bianco latte, c'è una porta senza stipiti nè cardini, chiusa. Ma il braccio di ferro che la lega al muro impedendole di aprirsi è fuori, al contrario, ancorato a un muro che non c'è.