martedì 13 aprile 2010

Piazzola n° 23 - SOS fuori servizio.

Sono in macchina.
Mi guardo dal posto del passeggero, immobile.
Dovrebbe esserci profumo di rugiada, a quest'ora del mattino, ma non lo sento.
Guardo il mio corpo, poi i campi, poi di nuovo il mio corpo.
Dicono che quando si muore si veda una luce fortissima che ti chiama, abbagliante.
Qui attorno, invece, c'è ancora una coperta di nebbia fitta che si alza da terra e non si vuole sciogliere.
Il sole pallido delle sei scalda tiepido la lamiera arrugginita della macchina, specchio del mio corpo, specchio della mia anima.

Mi hanno trovato così, con le mani strette al petto, la testa china, un ciuffo di capelli ormai scoloriti sugli occhi.
Stampato sulle labbra un sorriso di scherno per una vita che non mi ha mai sorriso.

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